La materia
Corso di Storia della filosofia medievale (CdS in Filosofia). Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM), Università di Messina. Primo semestre, anno accademico 2024-2025.
Teaser del corso
Teorie della materia nel Medioevo
Il corso intende esaminare in modo analitico il framework ilemorfico scolastico e le teorie della materia ad esso correlate. Secondo l’aristotelismo latino, il cambiamento sostanziale accade per via della persistenza di un sostrato a cui le forme sostanziali si uniscono e separano. Si tratta della materia prima. Tale sostrato, tuttavia, sembra eludere ogni tentativo di comprensione. In potenza a tutte le forme, la materia prima non sembra essere né propriamente esistente né conoscibile. Eppure, il mondo naturale la richiede per poter funzionare: senza materia, ogni cambiamento sarebbe accidentale oppure di origine divina. Questa tensione è all’origine di un complesso dibattito che include discussioni sull’origine della corporeità e della corruzione, l’ontologia dei fenomeni naturali e i limiti della conoscenza e delle pratiche umane. Tramite l’esame delle posizioni dei principali filosofi della tradizione scolastica, il corso analizza le specificità di questo dibattito e il suo impatto in filosofia naturale, metafisica, gnoseologia e alchimia, fino a giungere ai primi scambi filosofici tra Europa e Cina all’alba della modernità.
Metodi didattici: Lezioni frontali, libera discussione sugli argomenti trattati, esercitazioni di comprensione dei testi; eventuali incontri seminariali.
Verifiche dell’apprendimento: Prova orale sugli argomenti e i testi trattati durante il corso e la bibliografia di riferimento, nelle date riportate sul calendario degli appelli degli esami.
English description
The course aims to analytically examine the scholastic hylomorphic framework and the theories of matter related to it. According to Latin Aristotelianism, substantial change happens in reason of the persistence of a substrate to which substantial forms unite and separate. This is prime matter. However, this substrate seems to elude all attempts at understanding it. In potency to all forms, prime matter appears to neither exist properly nor be knowable. Yet, the natural world requires it to function: without matter, all change would either be accidental or divinely originated. This tension is at the origin of a complex debate that includes discussions of the origin of corporeality and corruption, the ontology of natural phenomena, and the limits of human knowledge and practices. By examining the stances of the main philosophers of the scholastic tradition, the course analyses the specificities of this debate and its impact on natural philosophy, metaphysics, epistemology, and alchemy, up to the early philosophical exchanges between Europe and China at the dawn of modernity.
Teaching methods: Lectures, open discussion on the course topics, text comprehension exercises, possible seminar meetings.
Learning assessment: Oral examination on the topics and texts discussed during the course (primary and secondary sources), which will take place on the dates indicated in the examination schedule.
Bibliografia del corso
(1) Antologia di testi medievali in traduzione italiana che verrà resa disponibile agli studenti sulla piattaforma e-learning Moodle del corso e su questo sito nella Messina Medieval Library.
(2) Anna Marmodoro, Erasmus Mayr, Breve introduzione alla metafisica. Roma: Carocci, 2017. §1 (“La sostanza”), pp. 10-32.
(3) Robert Pasnau, Metaphysical Themes (1274-1671). Oxford: Oxford University Press, 2011, §2 (“Substratum”), pp. 17-34 e §4 (“Matter and Extension”), pp. 53-76. [Una traduzione italiana dei capitoli relativi verrà resa disponibile agli studenti sulla piattaforma e-learning Moodle del corso].
(4) Loris Sturlese, Filosofia nel Medioevo. Roma: Carocci, 2014.

